La filosofia dello studio Santoro prevede il raggiungimento dello stato di salute del cavo orale nel più breve tempo possibile e il mantenimento di questa situazione il più a lungo possibile. Date queste premesse crediamo fermamente nell’importanza della condivisione con il paziente dei concetti basilari di tutte quelle azioni che rendono difficile l’insorgenza delle malattie del cavo orale (concetti di prevenzione e di profilassi).
Comunemente viene utilizzato il termine prevenzione per definire le azioni e gli atteggiamenti che rendono più difficoltosa l’insorgenza di una malattia (ad esempio il non fumare e l’adottare una dieta sana vengono considerati atteggiamenti preventivi nei confronti di determinati tumori).
Nel cavo orale le due malattie più frequenti sono la carie e la malattia parodontale: ambedue sono provocate dalla presenza di quella patina biancastra formata da proteine portate dalla saliva, residui alimentari e batteri presenti in bocca chiamata placca batterica. L’atteggiamento corretto per prevenire le malattie del cavo orale sarà quindi creare situazioni che ostacolino la presenza della placca batterica a contatto con gli elementi dentari e con i loro tessuti di sostegno. Perciò saranno considerati atteggiamenti preventivi sin dall’infanzia l’attuare terapie ortognatodontiche in modo che il corretto allineamento dei denti permetta i normali meccanismi di autodetersione degli stessi, l’istruire il bambino ad una corretta igiene orale ed alimentare in modo che impari a lavarsi i denti ed eviti, assumendo cibo subito dopo l’igiene, la permanenza di detriti alimentari a lungo nel cavo orale, l’abituarlo a sottoporsi a periodiche sedute di igiene professionale.
In termini più semplici il bambino che dovrà, se esiste l’indicazione, essere sottoposto a terapia ortognatodontica, dovrà imparare ad usare correttamente spazzolino, dentifricio e filo interdentale, dovrà eseguire queste pratiche igieniche dopo i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), dovrà comprendere che è necessario assumere cibo non più di tre volte al giorno, dovrà privilegiare cibi non cariogeni (banditi dolci da tasca come cioccolatini,caramelle,etc.) e dovrà accettare di sottoporsi a sedute di controllo e di igiene professionale.
Solitamente i termini prevenzione e profilassi vengono considerati sinonimi, ma non lo sono. Per profilassi infatti si intendono le azioni che conferiscono al soggetto una difesa specifica nei confronti di un quadro morboso (il caso più comune di profilassi in medicina è rappresentato dalle vaccinazioni). In ambito odontoiatrico le tecniche di profilassi più usate sono: le sigillature dei solchi mediante materiali resinosi in modo da proteggere soprattutto durante il periodo di maggiore cariorecettività (l’infanzia e l’adolescenza) le zone del dente che si cariano più facilmente (i solchi dentali) e le applicazioni topiche di Fluoro che è un minerale che riduce la cariorecettività del soggetto conferendo una protezione specifica allo smalto dei denti. In conclusione per preservare la salute dei denti e dei tessuti di sostegno è necessario unire le possibilità offerte da prevenzione e profilassi: eseguire terapie ortodontiche se necessarie, abituarsi a corrette pratiche di igiene orale ed alimentare, sottoporsi a sigillature dei solchi e a sedute di igiene professionale e di fluoroprofilassi topiche ogni tre o sei mesi nei periodi di maggiore cariorecettività. Tutti i nostri operatori trasmettono questi concetti a ogni paziente di ogni età perché sono convinti che prevenire porti, oltre che ad un notevole risparmio economico nel tempo, anche ad un risparmio biologico.