E’ la branca dell’Odontostomatologia che studia il funzionamento delle Articolazioni Temporo Mandibolari (A.T.M.), il rapporto tra gli elementi dentari delle due arcate in posizione di chiusura (Occlusione) e le funzioni correlate (principalmente la deglutizione e la masticazione). E’ una scienza di grande attualità poiché i ritmi frenetici della vita moderna e le alterazioni dell’occlusione possono causare situazioni patologiche (Bruxismo e Serramento Patologico) particolarmente invalidanti e di difficile terapia.
In pratica, in soggetti predisposti, il difetto dell’occlusione oppure lo stato di stress o eventualmente ambedue le situazioni contemporaneamente creano una situazione disfunzionale dei muscoli e delle strutture anatomiche articolari che regolano i movimenti della mandibola che viene definita Patia Disfunzionale Cranio Cervico Mandibolare. Nei casi più gravi questa malattia può creare dolori particolarmente elevati poco sensibili alle terapie farmacologiche che spesso, vista la localizzazione, vengono confusi come sintomi di cefalea.
Si calcola che questo tipo di patologia sia molto diffusa specialmente nei centri urbani e sia causa di altissimi costi lavorativi, visto la frequente invalidità che provoca nei soggetti che ne sono affetti. La terapia è molto complessa e deve essere mirata ad eliminare o migliorare i problemi occlusali e a ridurre lo spasma dei muscoli coinvolti. Per ottenere un aiuto importante sia nella fase diagnostica che in quella terapeutica è necessario utilizzare l’Elettromiografia (E.M.G) che è una indagine che permette di quantificare il grado di spasmo e la capacità di lavoro dei muscoli masticatori. Mediante le tecniche elettromiografiche, che possono essere ripetute poiché non prevedono effetti collaterali dannosi, si potrà controllare l’efficacia delle terapie che vengono solitamente attuate inizialmente applicando placche in resina di vario tipo (Bite) per migliorare la funzionalità muscolare ed eliminare i più grossolani problemi dell’occlusione ove presenti. Una volta ottenute chiare indicazioni di tipo gnatologico da queste terapie iniziali, si potrà provvedere ad ottenere i cambiamenti definitivi di tipo occlusale, se necessari, mediante trattamenti ortodontici o protesici.
Quasi sempre questi trattamenti migliorano molto il maggiore problema del Paziente gnatologico che è il dolore persistente.